Inquadramento geologico

L'Appennino meridionale è una catena a pieghe e sovrascorrimenti costituita prevalentemente da falde di ricoprimento a vergenza adriatica derivanti dalla deformazione di terreni riconducibili al margine passivo africano. Le ricostruzioni classiche della paleogeografia di tale margine prevedono l'esistenza di piattaforme carbonatiche alternate a bacini profondi; in particolare, il modello più semplice suggerisce l'esistenza di un unico bacino profondo meso-cenozoico noto come bacino di Lagonegro, compreso tra due piattaforme carbonatiche coeve, Apula e Appenninica(1).

I terreni e le rocce affioranti in Alta Val d'Agri sono prevalentemente riconducibili a quattro  differenti unità geologico-strutturali, di seguito descritte.


1. Unità  quaternarie
L'Alta Val d'Agri è colmata da sedimenti clastici continentali di età compresa fra il Pleistocene e l'Olocene che poggiano su un substrato litoide pre-Quaternario.
La prima descrizione dettagliata della successione sedimentaria di riempimento dell'Alta Val d'Agri può essere attribuita a De Lorenzo (1898), che la riconduce ad un ambiente pleistocenico di sedimentazione lacustre sulla base del ritrovamento di resti fossili (Elephas antiquus, Cervus lephus e Sus scrofa ferus) nei livelli più alti della successione stessa.
Letteratura più recente (Carbone et al., 1991(2), Di Niro et al., 1992(3), Di Niro e Giano, 1995(4), Giano et al., 1997(5)), attribuisce a questo bacino intermontano un carattere prevalentemente alluvionale con episodi sporadici di sedimentazione lacustre; la successione può essere così schematizzata(6):

- BRECCE DI GALAINO, ossia brecce di versante cementate del Pleistocene inferiore-medio;

- COMPLESSO DELL'AGRI, del Pleistocene medio-superiore, costituito da una successione conglomeratica e sabbioso-argillosa;

- TERRAZZI FLUVIALI, CONOIDI, ALLUVIONI RECENTI E ATTUALI, del Pleistocene superiore-Olocene.


L' integrazione delle classiche metodologie d'indagine geologico-strutturali con tomografie geoelettriche profonde(7) ha consentito di migliorare notevolmente le conoscenze relative alla struttura sepolta e al riempimento sedimentario dell'Alta Val d'Agri. In particolare, il substrato carbonatico, riconoscibile in corrispondenza di un brusco contrasto di resistività, si presenta dissecato da faglie estensionali che in alcuni casi interessano anche i sedimenti bacinali, a testimonianza di una attività recente già documentata anche da Giano et al., 2000(8).

Depositi lacustri pleistocenici costituiti da limi e sabbie argillose con lenti conglomeratiche all'interno, passanti verso l'alto a conglomerati poligenici a matrice sabbiosa gialla o rossastra, affiorano estesamente in corrispondenza del lago del Pertusillo e a monte dello stesso, nei territori di Montemurro e Spinoso.


Figura 1 - Depositi sabbioso-conglomeratici pleistocenici nei pressi di Montemurro.


2. Unità flyschoidi mioceniche

Le unità flyschoidi mioceniche affioranti in Alta Val d'Agri sono riconducibili prevalentemente alle seguenti formazioni:

- FLYSCH DI GORGOGLIONE - Alternanza di arenarie grigio-giallastre e argille marnose grigie, con intervalli conglomeratici mediamente cementati, con elementi quarzosi e cristallini. Affiora nella zona di Montemurro e nel bacino del torrente Casale.

Figura 2 - Blocchi arenacei tipici del Flysch di Gorgoglione in affioramento nei pressi di Montemurro.
 
- FLYSCH DI ALBIDONA - Alternanze di arenarie, marne e argille con intercalazioni calcaree in grossi banchi. Affiora nella valle del Cavolo, tra Viggiano e Montemurro (lungo i torrenti Casale e Rifreddo) e nel bacino del torrente Vella, a sud di Spinoso.
 
Figura 3 - Flysch di Albidona in affioramento nella valle del torrente Casale.
 
 
3. Unità Lagonegresi
Le Unità Lagonegresi comprendono quattro diverse formazioni:
 
- FORMAZIONE DI MONTE FACITO - Siltiti, marne, arenarie, diaspri. I principali affioramenti si trovano nei territori di Tramutola e Moliterno.
- FORMAZIONE DEI CALCARI CON SELCE - Calcari con liste e noduli di selce. I principali affioramenti si trovano fra Tramutola e Moliterno, sulla destra orografica del torrente Sciaura, sui monti  Volturino e Calvelluzzo.
- FORMAZIONE DEGLI SCISTI SILICEI - Diaspri radiolaritici, marne e argille silicifere, affioranti prevalentemente a monte di Paterno e Tramutola, nei pressi di località Santino, sul monte Volturino.
- FORMAZIONE DEI GALESTRI - Marne e argille silicifere. Affiorano prevalentemente nel territorio di Marsico Nuovo e sul Monte Volturino.
Figura 4 - Scisti silicei nei pressi di Paterno.
 
 
4. Unità di Piattaforma Campano-Lucana
In destra orografica dell'Alta Val d'Agri la Piattaforma Campano-Lucana è rappresentata prevalentemente dalle seguenti formazioni, riconducibili all'Unità dei Monti della Maddalena(9):
- DOLOMIE TRIASSICHE A MEGALODON - Dolomie bianche e grigie con livelli fossiliferi ricchi in oncoliti, stromatoliti e Megalodon. Affiorano prevalentemente a monte di Paterno e nel territorio di Moliterno, in sinistra orografica del torrente Sciaura.
- CALCARI E CALCARI DOLOMITICI A MEGALODONTIDI - Calciruditi, calcareniti e brecce policrome costituite da clasti e matrice calcarea. Affiorano prevalentemente in sinistra orografica della valle del Cavolo e sui monti di Paterno.
- CALCARI LIASSICI A PALAEODASYCLADUS - Calcareniti pseudo-oolitiche, calcilutiti e marne argillose. Affiorano nella zona del Monte Finocchiaro, in sinistra orografica dell'alta valle del torrente Cavolo.
- CALCARI OOLITICI E CALCIRUDITI A CORALLI - Affiorano lungo la dorsale Serra Mare – Serra Longa – Montagnone.
- CALCARI A RUDISTE - Affiorano estesamente fra Tramutola e Montesano sulla Marcellana, sul  Monticello di Tramutola e sul Monte di Grumento Nova.
- CALCARI CRISTALLINI - Conglomerati, calcari sbrecciati e calciruditi. Affiorano estesamente ad ovest di Marsico Nuovo, nella zona di Castel di Lepre e sul Monte Fontanalunga.

In sinistra orografica la Piattaforma Campano-Lucana affiora esclusivamente nella zona di Viggiano, su Il Monte e in corrispondenza dell'abitato, ed è rappresentata da calcari straterellati biancastri o grigi di età giurassico-cretacica.
Figura 5 - Affioramento dolomitico a monte di Paterno.
 
 

(1) Mostardini F., Merlini S. (1986). Appennino centro-meridionale. Sezioni geologiche e proposta di modello strutturale. Mem. Soc.   Geol. It., 35, 177-202.
(2) Carbone S., Catalano S., Lazzari S., Lentini F., Monaco C. (1991). Presentazione della carta geologica del bacino del Fiume Agri (Basilicata). Mem. Soc. Geol. It., 47, 129-143.
(3) Di Niro A., Giano S.I., Santangelo N. (1992). Primi dati sull'evoluzione geomorfologica e sedimentaria del bacino dell'Alta Val d'Agri (Basilicata). Studi Geologici Camerti, 1992/1, 257-263.
(4) Di Niro A., Giano S.I. (1995). Evoluzione geomorfologica del bordo orientale dell'Alta Val d'Agri (Basilicata). Studi Geologici Camerti, 1995/2, 207-218.
(5) Giano S.I., Lapenna V., Piscitelli S., Schiattarella M. (1997). Nuovi dati geologici e geofisici sull'assetto strutturale dei depositi continentali quaternari dell'Alta Val d'Agri. Il Quaternario 10, 589-594.
(6) Colella A., Colucci A., Longhitano S. (2003). Il sottosuolo e gli acquiferi porosi del bacino dell'Alta Val d'Agri (Pleistocene, Basilicata). In: "Le risorse idriche sotterranee dell'Alta Val d'Agri". Collana editoriale di studi e ricerche dell'Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata, 3, 25-55, Potenza.
(7) Lapenna V., Rizzo E. (2003). Tomografie geoelettriche dipolari del bacino dell'Alta Val d'Agri. In: "Le risorse idriche sotterranee dell'Alta Val d'Agri". Collana editoriale di studi e ricerche dell'Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata, 3, 87-111, Potenza.
(8) Giano S.I., Lapenna V., Piscitelli S., Schiattarella M. (2000). Electrical imaging and self-potential surveys to study the geological setting of the Quaternary slope deposits in the Agri High Valley (Southern Italy). Ann. Geofis., 43, 409-419.
(9) Scandone P. (1971). Note illustrative della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:100.000, Fogli 199 e 210 Potenza e Lauria. Servizio Geologico d'Italia.
(10) Boenzi F., Capolongo D., Cecaro G., D'Andrea E., Giano S. I., Lazzari M. & Schiattarella M. (2004). Evoluzione geomorfologica polifasica e tassi di sollevamento del bordo sud-occidentale dell'alta Val d'Agri (Appennino meridionale). Boll. Soc. Geol. It., 123, 357-372.